9 maggio 2009

XVIII SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO E NORMATIVO
SUGLI IMPIANTI TECNICI E DI CANTIERE

Riscaldare e raffrescare
con l’energia termica del sole

L’annuale seminario di aggiornamento tecnico e normativo sugli impianti tecnici e di cantiere è diventato maggiorenne. Quella svoltasi sabato 9 maggio nell’aula magna del Righi è stata la 18^ edizione e ha continuato l’attenzione caratterizzante soprattutto gli ultimi anni alle applicazioni tecnologiche legate all’energia rinnovabile. Circa 200 erano i presenti tra studenti e professionisti (particolarmente numerosi quest’anno) provenienti da zone della provincia di Venezia e delle province limitrofe. I tecnici della NST – Nuovi Sistemi Termotecnici, di Silea hanno presentato un argomento molto interessante: "Riscaldare e Raffrescare con il solare termico", climatizzare cioè gli ambienti con gli impianti solari. Si tratta del “solar cooling”, un “ossimoro che ci incuriosisce”, ha sottolineato il preside nel suo intervento di avvio dei lavori. D'altra parte, mentre era abbastanza chiaro come si potesse riscaldare gli ambienti con un impianto solare, non risultava invece chiaro come fosse possibile “raffreddarli”; tra l’altro veniva sottolineato dai relatori che la richiesta di freddo veniva ad essere “in fase” con la presenza del caldo, cioè d’estate.

E’ stata una mattinata di lavoro molto impegnativa sia per i relatori sia per i futuri tecnici che l’hanno seguita. Certo l’argomento non si prestava a distrazioni, così fitto di esempi e di applicazioni sul campo. Ovviamente tematiche così importanti e complesse avrebbero bisogno di più tempo per essere metabolizzate. E’ emerso un quadro con potenziali grandi prospettive, ma con qualche problema di approccio, se è vero che è molto limitato il numero di installazioni realizzate, prevalentemente in Germania. Questo non vuol dire che da questo settore non possano venire contributi importanti per un utilizzo complessivo della energia di cui abbiamo bisogno rispettoso del’equilibrio ecologico, anzi. C’è sempre bisogno di pionieri che cerchino nuove strade.

I vari diagrammi e gli esempi applicativi portavano piano, piano, la platea all’interno di una tecnologia estremamente complessa, costituita da collettori solari sottovuoto per le latitudini più sfavorite e dalla pompa di calore quale cuore pulsante del sistema. Attenzione è stata riservata anche al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria; al proposito veniva immediatamente da associare l’idea che gli alberghi, con utenza prevalentemente estiva, sarebbero gli utenti ideali di questi sistemi. Nella relazione introduttiva, in fase di contestualizzazione del problema, non è mancato un breve cenno alla quasi totale dipendenza del nostro Paese dalle fonti energetiche tradizionali e il parziale e ritardato avvio di una politica incentivante, fenomeno che non concorda con la ragionevole convinzione che non si deve percorrere un solo indirizzo per la soluzione del problema energetico, ma è fondamentale avviare percorsi per utilizzi diversificati alternativi ai combustibili di origine fossile. Tutto nell’ottica del rispetto dei parametri fissati dall’Unione Europea sull’obbligo di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e sui tassativi limiti imposti sull’emissione di anidride carbonica. Non è mancato infine il doveroso accenno a una maggior consapevolezza dei consumi e al necessario e ormai indispensabile rinnovamento del parco edilizio che tra l’altro risulta essere la voce più “energivora” fra le tante; aspetto quest’ultimo sottolineato dalla consistente presenza di professionisti presenti. L’incontro era patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale, dall’Amministrazione comunale e dagli Ordini e Collegi professionali delle province di Venezia, Padova e Rovigo, oltre che dalla Confartigianato, dall’Assistal e dall’Associazione Progettisti di impianti. L’applauso finale ai relatori, ai partners e agli organizzatori sarà sicuramente di stimolo affinché iniziative di tale interesse abbiano a ripetersi.
Sono intervenuti: Marco Bertozzi (NST SpA) e Armando Sardo (Collegio dei Periti di Torino).