PROGRAMMAZIONE

La principale attività che si svolge nella scuola è l’insegnamento, che si attua sulla base della riflessione e discussione collegiale e delle libere scelte metodologiche dei singoli docenti.

La programmazione collegiale è curata dal Collegio Docenti, dai Dipartimenti disciplinari e dai Consigli di classe.

1. Collegio Docenti
Il Collegio è il luogo nel quale viene elaborato il progetto educativo dell’Istituto, sinteticamente dichiarato nelle finalità formative generali - educative, culturali, professionali - che l’Istituto nel suo complesso si prefigge (POF par. 1.1) e nei comportamenti virtuosi che concretamente si attende e cercherà di ottenere dagli allievi (POF par 1.2).
Il Collegio Docenti all’inizio dell’anno scolastico delibera sulla pianificazione delle attività, sulla distribuzione degli incarichi, sui progetti curricolari e extra-curricolari di ampliamento dell’offerta formativa e in definitiva sulla revisione e stesura del POF, sulla base delle informazioni emerse dal processo di autovalutazione, della situazione del territorio, dei bisogni dell’utenza e delle novità normative e organizzative

2. Dipartimenti disciplinari
La cooperazione tra docenti si realizza attraverso gli incontri di Dipartimento, costituito da tutti gli insegnanti della stessa area disciplinare, e nei Consigli di classe dove l’elaborazione progettuale diventa più specifica e mirata.
Nei Dipartimenti i docenti s’ispirano ai criteri dell’essenzialità e della trasversalità, individuando i nodi concettuali significativi delle singole discipline, gli argomenti fondanti irrinunciabili a livello disciplinare, i livelli minimi che tutti gli studenti devono raggiungere.
Per realizzare un’effettiva convergenza di intenti vengono elaborate prove comuni e compresenze in aula di docenti.
I dipartimenti attualmente costituiti sono i seguenti:

AREA UMANISTICA

1. Dipartimento di Lettere (Italiano, Storia, Geografia, Diritto, Religione)
2. Dipartimento di Inglese

AREA SCIENTIFICA

3. Dipartimento di Scienze integrate (Fisica e laboratorio, Chimica e laboratorio, Scienze della terra, Biologia, Tecnologia e disegno, Educazione Fisica)
4. Dipartimento di Matematica

AREA TECNICA

5. Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni (Elettronica, Sistemi, TDP, Telecomunicazioni, Elettrotecnica e relativi laboratori)
6. Dipartimento di Edilizia (Tecnologia delle costruzioni, Costruzioni, Topografia, Impianti, Estimo e relativi laboratori)
7. Dipartimento di Meccanica (Meccanica applicata, Disegno e progettazione, Sistemi, Tecnologia meccanica e relativi laboratori)
8. Dipartimento di Informatica (Informatica, Sistemi e relativi laboratori) Si riuniscono periodicamente (tre volte almeno) nel corso dell’anno scolastico.

La programmazione disciplinare comune, applicando le indicazioni ministeriali, tenendo conto della domanda culturale del territorio, dei risultati della ricerca e delle innovazioni scientifiche e tecnologiche e sulla base delle scelte generali fissate dal Collegio docenti, si preoccupa di:

  • fissare i saperi minimi indispensabili, secondo criteri di significatività e efficacia formativa

  • stabilire gli standard minimi di apprendimento

  • definire modalità di verifica, strumenti di misurazione e criteri di valutazione unitari.

La prima riunione, all’avvio dell’anno scolastico, è dedicata principalmente alla (ri)elaborazione del Documento di programmazione annuale, contenente il percorso didattico comune, per ciascuna disciplina e per ciascun anno di corso, scandito in moduli.
Ogni modulo è così strutturato:

  • denominazione del modulo (il titolo, accompagnato eventualmente da una descrizione)

  • tempi orientativi di svolgimento (in ore)

  • prerequisiti (conoscenze relative ad altre discipline, indispensabili per seguire il modulo)

  • contenuti essenziali (quelli ritenuti fondamentali e significativi, dal punto di vista formativo, per il raggiungimento degli obiettivi)

  • standard minimi (il livello dei risultati attesi)

Un modulo può a sua volta essere suddiviso in unità didattiche.

Per le discipline del biennio, dato il carattere prevalentemente formativo/orientativo di questo ciclo, si è convenuto di affrontare il problema nel suo complesso, senza distinguere l’anno di corso, cercando di stabilire che cosa lo studente del Righi dovrà essere, sapere e saper fare al termine del biennio.
Ogni insegnante mantiene ovviamente le più ampie libertà metodologiche, di ricerca e culturali, garantite dall'ordinamento generale dello stato, ma è chiamato a concorrere al raggiungimento degli obbiettivi della scuola. Il vincolo quindi non è diverso da quello che attualmente lega gli insegnanti allo svolgimento del programma ministeriale, con la differenza tuttavia che gli standard di istituto sono frutto anche della sua diretta partecipazione e della sua scelta.

Nella seconda riunione i Dipartimenti:

  • eseguono una verifica intermedia dello svolgimento dei programmi e dell’attuazione dei progetti curricolari e extracurricolari inerenti l’area disciplinare

  • analizzano la situazione corrente al fine di rivedere e riprogettare (per l’anno successivo) obiettivi, contenuti, metodi e strumenti didattici, …

  • cercano un’intesa su griglie di valutazione unitarie e prove di verifica comuni per classi parallele.

Nella terza riunione prima della fine dell’anno scolastico:

  • effettuano un bilancio riesaminando gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno e indicando i motivi per cui, eventualmente, non sono stati raggiunti;

  • effettuano le operazioni relative alla scelta dei libri di testo;

  • per le discipline che comportano attività di laboratorio, quantificano i materiali di consumo necessari per l’attività dell’anno scolastico successivo.

3. Programmazione dei Consigli di Classe
La programmazione didattica vede impegnati i docenti nell’elaborazione dei piani di lavoro individuali e di classe in cui si prevedono obiettivi didattici e educativi comuni intenzionalmente rivolti a soddisfare i bisogni formativi degli allievi di quella classe e ad armonizzare le dinamiche relazionali tra le varie componenti scolastiche.
Con l'impegno di garantire agli utenti una buona qualità del servizio, il Consiglio di Classe accoglie e sottoscrive nelle prima riunione al completo il Contratto formativo che è la dichiarazione esplicita e partecipata dell'operato della scuola stessa. Esso si stabilisce tra tutte le componenti interessate: i docenti, gli studenti e i genitori.
Secondo tale contratto:

  • l'allievo deve conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo e il percorso per raggiungerli;

  • il docente deve rendere noto il progetto formativo, motivare il proprio intervento didattico, esplicitare le strategie e gli strumenti di verifica, e i criteri di valutazione;

  • il genitore deve conoscere l'offerta formativa e collaborare nelle attività.

Nel Contratto formativo il Consiglio di Classe:

  • presenta la situazione di partenza della classe

  • definisce gli obiettivi trasversali e formula la programmazione didattica, avendo come riferimento il Piano dell’Offerta Formativa, gli esiti della programmazione di Dipartimento e la situazione reale della classe;

  • definisce eventuali nuclei da sviluppare in ambito interdisciplinare o multidisciplinare;

  • evidenzia le intese relative all’organizzazione della didattica e della valutazione;

  • fissa i criteri di valutazione intermedia e finale;

  • esplicita le modalità di comunicazione tra la scuola e le famiglie;

  • propone e programma i viaggi e le visite di istruzione, presenta le attività e i progetti curricolari ed extracurricolari.

 

Il Piano di lavoro individuale di ciascun docente allegato al Contratto formativo di Classe indica:

  • il livello di partenza della classe per la disciplina in questione;

  • i contenuti disciplinari;

  • gli obiettivi disciplinari in termini di conoscenze, competenze e capacità;

  • i tempi orientativi di realizzazione;

  • le metodologie didattiche e i materiali utilizzati;

  • la tipologia delle prove di verifica e gli strumenti di valutazione delle singole prove.