Ultima modifica: 19 Maggio 2018
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Cestari day 2018: sì, viaggiare!

 

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Integrazione, intercultura, volontariato, viaggio. Sono questi i temi che hanno dato vita alla diciottesima edizione del Cestari day. La manifestazione “Insieme…senza frontiere”, inaugurata al ritmo ternario di un valzer di benvenuto, ha intrattenuto gli studenti dell’Istituto Cestari nella mattina del 16 maggio al teatro salesiano Don Bosco di Chioggia.

Come un colpo di spugna, le atmosfere oniriche che hanno animato la fiaba di Giuseppe Caliceti “Cammina cammina” e il biasimabile esempio del suo protagonista hanno sciacquato le menti del pubblico dal pregiudizio, quello stesso pregiudizio che spesso impedisce di realizzarsi alla dimensione interculturale, che richiede comunanza, collegamento e soprattutto reciprocità. L’identikit del viaggiatore che il Cestari day ha inteso suggerire presenta, quindi, i connotati di un novello Ulisse, che non teme la scoperta di altri luoghi, individui e culture, a costo di commettere grossolani ma edificanti errori! Proprio sulle interferenze comunicative vertevano, infatti, le scenette in lingua straniera allestite da alunni e docenti in sinergica collaborazione: l’incontro tra una cameriera francese e una turista italiana con discutibili competenze linguistiche ha condotto sul palcoscenico un autentico frate cappuccino, mentre due ingenui ragazzi inglesi giunti sulle rive di un canale veneziano studiavano con dedizione e notevole sforzo fisico il manuale “Italian body language”.
Canti di ammalianti sirene, balletti ad alto voltaggio, colori, interviste doppie, applausi e videoricette in lingua tedesca hanno scandito le tappe della manifestazione-itinerario, nel corso della quale, tuttavia, il pubblico non è stato privato di sostanziosi contenuti, veicolati in particolare dai virtuosi interventi di ospiti esterni. Insegnante di Educazione Fisica di Pontelongo, dove ha sede il Motorbike Adventure Team, Maurizio Pistore ha saputo accattivarsi l’interesse illustrando con stile affabile la sua più memorabile esperienza, divenuta realtà a cavallo tra 2012 e 2013: il progetto “All around the World motoraid”, un viaggio attraverso cinque continenti, quarantun Stati, miriadi di culture, gusti e suoni, finalizzato alla raccolta fondi per Emergency. Portavoce proprio di questa associazione nel corso della rassegna si è fatto, invece,  Antonio Nicolini, che, narrando i dettagli del suo viaggio a scopo umanitario in Iraq, ha in realtà sollecitato le coscienze dell’uditorio, sottolineando quanto sia appagante la sensazione di restituire il sorriso a chi, a causa di guerre, catastrofi e indigenza, temeva di averlo perduto per sempre.

Ciò che resta del momento di condivisione che si è compiuto sul palcoscenico del Don Bosco, oltre all’esortazione rivolta ai giovani a valicare confini geografici e mentali, è il piacere di allontanare per una volta la didattica da banchi di scuola e manuali, e nutrirla del gusto di imparare facendo, traducendo i talenti di ciascuno in esperienze formative ed educando alla cooperazione. Il tutto è stato condito dall’impagabile genuinità di una gestione amatoriale e da una spontanea partecipazione dilettantistica che hanno reso il prodotto ancor più prezioso

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